La pianta grassa più strana del mondo: sembra uno strano animale ma è un cactus affascinante

Il mondo delle piante grasse racchiude meraviglie sorprendenti, capaci di incuriosire anche chi non si considera appassionato di botanica. Tra queste, esistono alcuni esemplari talmente bizzarri che sembrano plasmati dall’immaginazione di un artista, piuttosto che dalla natura. Una delle piante più affascinanti e particolari appartiene a questa categoria: il Lophocereus schottii nella sua forma mostruosa, spesso chiamato anche “pianta totem”. Il suo aspetto evocativo richiama alla mente forme di animali fantastici o creature scolpite nella roccia, suscitando stupore e desiderio di possederlo tra le proprie collezioni.

Origini e caratteristiche del cactus più sorprendente

Questo cactus, originario delle regioni aride del Messico e del sud-ovest degli Stati Uniti, si distingue nettamente rispetto agli altri membri della sua famiglia. In natura, la sua versione tipica cresce come una colonna eretta ricoperta di spine, ma la forma “mostruosa” ha subito una naturale mutazione genetica che la rende unica: le spine scompaiono o si fanno molto rade, mentre il fusto viene deformato da gibbosità, pieghe e protuberanze che ricordano figure primitive o animali misteriosi. Il nome scientifico più frequentemente usato oggi è Pachycereus schottii mostruoso; questa definizione deriva dal fatto che, nel tempo, la tassonomia ha modificato più volte la classificazione di questa specie, riflettendo l’interesse che suscita negli studiosi di piante rare e nei collezionisti di cactus.

Osservando un esemplare adulto, si rimane colpiti dalla complessità delle sue forme: curve inaspettate, creste che si avvolgono su se stesse, bitorzoli che paiono occhi, nasi o altre parti di creature fantastiche. Spesso la pianta si sviluppa in maniera verticale ma può presentare biforcazioni, ramificazioni e deformazioni che la fanno assomigliare a un animale incredibile o a una scultura astratta. È proprio questo che ha contribuito a creare la sua fama di pianta grassa più strana e affascinante del mondo, tanto da essere considerato un vero e proprio oggetto di culto tra gli appassionati di piante singolari.

Un cactus scultoreo: come coltivarlo

Coltivare il Lophocereus schottii mostruoso non è complicato come potrebbe sembrare dal suo aspetto insolito. Questa pianta è molto resistente ed è perfetta per essere coltivata sia in vaso sia in terra, purché si rispettino le fondamentali esigenze tipiche dei cactus:

  • Terreno ben drenato, per evitare ristagni che possono portare al marciume radicale.
  • Esposizione soleggiata, preferibilmente in piena luce per ottenere una crescita robusta.
  • Annaffiature moderate durante la stagione vegetativa (primavera ed estate) e quasi assenti nei mesi invernali.
  • Temperature elevate: trattandosi di un cactus desertico, il freddo intenso può danneggiarlo, quindi in inverno è preferibile proteggerlo o tenerlo in serra.

La facile adattabilità e la crescita lenta rendono questa pianta ideale anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle succulente. Un vantaggio ulteriore sta nella sua resistenza alle malattie e alla siccità: il Lophocereus schottii mostruoso può sopravvivere senza cure costanti, ma per esaltare la sua straordinaria forma è consigliabile garantirgli un ambiente con molta luce e aria circolante.

Il fascino della “mostruosità” botanica

La definizione di “mostruoso” nella botanica riguarda mutazioni spontanee che cambiano l’aspetto consueto della pianta, dando luogo a fusti irregolari e a volte privi delle caratteristiche tipiche della specie. In questo caso, le mutazioni, invece di essere uno svantaggio, hanno creato una delle piante più ambite e ricercate. Le forme anomale sono il risultato di una crescita asimmetrica e caotica dei tessuti, portando a esemplari che non sono mai identici tra loro e che assumono sembianze davvero singolari. Queste mutazioni possono essere il frutto di fattori ambientali oppure di casuali alterazioni genetiche.

Nel caso del Lophocereus schottii mostruoso, la perdita di spine e la formazione delle caratteristiche gibbosità non sono solamente un elemento estetico, ma rappresentano una vera e propria “firma” della pianta, rendendola riconoscibile tra mille. Da qui deriva anche il suo soprannome di “pianta totem”: osservandola, è facile immaginare volti stilizzati, animali stilizzati o presenze enigmatiche, come se si trattasse di una creatura di un pianeta distante.

Curiosità dal mondo delle piante grasse: altri cactus “incredibili”

Sebbene il Lophocereus schottii mostruoso occupi un posto d’onore tra i cactus più strani al mondo, non si può non menzionare altre specie che condividono lo stesso fascino straordinario. Tra queste, un posto di rilievo va al Selenicereus wittii, noto come “Moonflower” o “fiore di luna”, una pianta che incanta per via del suo ciclo di fioritura unicissimo. Cresce nell’Amazzonia e ha la particolarità di sbocciare solo per una notte: un evento rarissimo, spettacolare e seguito da appassionati in tutto il mondo, soprattutto quando qualche esemplare fiorisce in giardini botanici europei. Terminata la fioritura, il fiore appassisce nell’arco di poche ore, regalando appena una notte di straordinaria bellezza.

Allo stesso modo, alcune piante succulente come il Titanopsis calcarea, pur essendo meno note al grande pubblico, suscitano stupore grazie alla loro capacità di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante, sviluppando “foglie” simili a rocce e minerali. Questi esempi testimoniano quanto la natura sia capace di creare forme e colori inaspettati, superando i confini dell’immaginazione umana.

Le piante grasse più strane nel collezionismo

Nel mondo del collezionismo botanico, possedere un esemplare di Lophocereus schottii mostruoso o di altri cactus dal portamento curioso è sinonimo di unicità. La loro crescente popolarità ha fatto sì che, negli ultimi anni, numerosi vivaisti e collezionisti privati si specializzassero nella loro propagazione e cura, offrendo consigli per farle crescere in modo sano e valorizzare al massimo il loro aspetto inconsueto.

Molti appassionati partecipano annualmente a mostre e fiere dedicate alle piante grasse rare, dove è possibile ammirare esemplari con forme ancora più incredibili, frutto di mutazioni, incroci o semplicemente della creatività della natura.

Biodiversità e unicità: perché amare il cactus più strano del mondo

L’incontro con piante come il Lophocereus schottii mostruoso può cambiare la percezione che si ha della natura. Dietro ogni gibbosità, ogni curva o deformazione si nasconde un racconto di evoluzione, adattamento, imprevedibilità. Il fatto che una pianta così strana possa prosperare, essere apprezzata e perfino idolatrata rappresenta una vittoria della biodiversità sulla standardizzazione.

Per chiunque voglia avvicinarsi a questo affascinante universo, la scelta di coltivare un esemplare di cactus “mostruoso” rappresenta non solo un omaggio alla natura più creativa, ma anche la possibilità di seguire da vicino i processi della vita e la forza dell’adattamento. Che sia per la sua estetica fuori dagli schemi, per la sua resilienza o semplicemente per il desiderio di possedere qualcosa di raro, questa pianta saprà sorprendere e incantare per molto tempo.

In definitiva, il fascino straordinario e l’aspetto “animalesco” di questo cactus ne fanno una vera star tra le piante grasse, un tesoro da scoprire e custodire per tutti coloro che amano il lato più misterioso e fantastico della botanica.

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