Se ti sei imbattuto in una vecchia moneta da 20 lire raffigurante Benito Mussolini, sei di fronte a un oggetto che suscita curiosità tra collezionisti e appassionati di numismatica, ma che deve essere analizzato con attenzione sia dal punto di vista storico che di autenticità. Molte delle monete che circolano oggi con questa iconografia sono infatti monete apocrife, ossia non ufficiali, emesse in quantità limitata e spesso collegate a produzioni commemorative o di fantasia, piuttosto che a serie ufficiali del Regno d’Italia.
Origine e caratteristiche delle 20 lire di Mussolini
Le 20 lire con il ritratto di Mussolini sono generalmente datate 1943 o 1928 e sono caratterizzate dalle seguenti specifiche:
Queste monete non furono mai destinate alla circolazione ufficiale e non sono presenti nei cataloghi numismatici tra le emissioni legali del Regno d’Italia. Sono considerate monete celebrative o “fantasia” e la loro produzione è spesso successiva alla caduta del regime.
Valore reale sul mercato
Nonostante la suggestione storica, il valore effettivo di queste monete sul mercato rimane modesto. Diversi portali di vendita e collezionismo fissano i prezzi tra circa 19 e 45 euro per esemplari in buono stato di conservazione.
È importante sottolineare che la scarsa quotazione riflette sia la natura non ufficiale della moneta sia la relativa abbondanza di esemplari in commercio.
Monete rare realmente di valore
Nel panorama numismatico italiano, ci sono monete da 20 lire di autentico pregio e rarità, ma si tratta di emissioni precedenti e ufficiali del Regno d’Italia, spesso realizzate in oro, come la 20 lire Aquila Sabauda del 1902. Un esemplare in condizioni perfette può superare anche i 60.000 euro. Queste emissioni, però, sono completamente differenti per iconografia, metallo utilizzato e anno di conio, e non hanno alcun legame con le monete commemorative di Mussolini.
Al contrario, le 20 lire comunemente ritrovate in casa, soprattutto quelle del 1958 con la raffigurazione di Cerere, sono molto diffuse e hanno valori di mercato estremamente bassi, raramente superiori a pochi euro, salvo esemplari in condizioni “fior di conio”.
Consigli per la valutazione e la vendita
Se possiedi una di queste monete, prima di considerare una vendita o una stima, è utile:
Come distinguere le monete apocrife
Per identificare le monete “fantasia” di Mussolini dal resto delle emissioni ufficiali, occorre osservare:
L’importanza storica e collezionistica
Pur essendo di valore economico contenuto, le 20 lire di Mussolini conservano una certa importanza per chi è interessato a ricostruire la storia della numismatica italiana e gli sviluppi sociali e politici del Novecento. Sono oggetti che testimoniano una fase controversa della storia nazionale e possono rappresentare un piccolo tassello della memoria storica collettiva.
Conclusione
In definitiva, le vecchie 20 lire di Mussolini che potresti aver trovato non sono considerate rarità numismatiche di alto valore, né un investimento significativo. Il loro interesse è principalmente collezionistico e storico, con quotazioni che difficilmente superano alcune decine di euro sul mercato internazionale. Rappresentano però una curiosità che può arricchire il tuo percorso tra le monete d’Italia e offrire lo spunto per approfondire i fenomeni di emissione commemorativa e le evoluzioni della numismatica moderna italiana.